Il Museo Rainer Kriester si trova a Vendone dove sono in esposizione permanente più di trenta opere dell’artista Reiner Kriester (Plauen, Germania, 1935 – Savona 2002).
Reiner Kriester ha iniziato a dedicarsi alla scultura nel 1970, realizzando una serie di teste in terracotta e i primi lavori in pietra calcarea e marmo.
Le sculture sono in pietra di Finale.
Molte sono dei monoliti verticali, altre sono più tozze e squadrate. Verso il mare si eleva un portale in pietra rosa, che pare l’artista tedesco abbia voluto lì per ammirare il sorgere del sole durante l’estate.

Vendone è situato a mezza costa nella valle Arroscia sulle colline immerse negli olivi nell’entroterra di Albenga.
Il comune è composto da 9 frazioni, Celsa, Castellaro, Crosa, Vallone, Cantone , Leuso, Villa, Curenna e Borgo.
La zona è riconosciuta dalla Unione Europea come sito di interesse comunitario e presenta diverse specie animali e vegetali endemiche di particolare interesse.
Il territorio di Vendone anche nell’antichità è stato legato agli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia della vicina e antica città di Albenga fondata dai Liguri Ingauni che durante la seconda guerra Punica nel III sec. A. C. fu dapprima alleata di Cartagine e poi conquistata e sottomessa dai Romani ed eretta a loro Municipio.
Successivamente alle invasioni barbariche intorno al 950 Berengario II re d’Italia per proteggersi dalle invasioni dei Saraceni divise il proprio territorio in tre marche.
La marca Arduinica, la marca Aleramica e la marca Obertenga. La marca Arduinica comprendeva buona parte del territorio piemontese e sulla costa Ligure andava dal Finalese fino a Sanremo comprendendo il nostro territorio.
È a quell’epoca che per proteggersi dalle invasioni Saracene che colpivano non solo la costa Ligure ma anche il retroterra che i marchesi Arduinici fecero costruire numerosi castelli due dei quali anche sul territorio del nostro comune.
Il primo in frazione Curenna probabilmente ubicato sulle pendici del monte Castell’Ermo, di cui non esistono più tracce mentre il secondo in frazione Castellaro che in origine doveva essere un mastio a base quadrangolare di cui rimangono solo una torre in pietra a pianta esagonale alta circa 25 metri, alcuni frammenti della cinta muraria e i ruderi di una seconda torre a pianta quadrata.
I marchesi di Clavesana esercitarono il controllo su questo territorio tramite nobili famiglie locali erte a luogo di vassalli, in particolare nel territorio del comune di Vendone assunsero un importante ruolo le famiglie dei Della Lengueglia, dei Basso e dei Carlo.
Intorno al 1300 il territorio del comune di Vendone fu ceduto dai marchesi di Clavesena al libero comune di Albenga e sembra che nei complessi accordi di pace il castello situato in frazione Castellaro venne quasi interamente distrutto, mentre il castello situato in frazione Curenna si pensa sia andato distrutto per cause naturali, infatti nella zona in cui doveva sorgere si è verificata una frana di dimensioni tali da trascinare a valle una vera e propia fetta di montagna.
Questa ipotesi è confortata dal rinvenimento nel materiale franato di alcune pietre con tracce di scalpellature e anche pezzi di ceramica che dagli esperti sono state definite di fattura medievale.
Da allora Vendone restò sempre nell’orbita di Albenga che era diventata parte integrante della repubblica di Genova fino a quando nella storia più recente fu incorporata nei possedimenti dei Savoia e poi passata nel regno d’Italia.